La critica rivolta da Maurizio Rasero alla candidata Sindaco Angela Motta per aver incontrato il presidente della Regione Chiamparino e Piero Fassino è un tentativo di sviare l’attenzione dal vero problema che ormai hanno compreso tutti i cittadini astigiani: Rasero non è un candidato sindaco autonomo, ma è in mano ai grandi vecchi della politica astigiana e nazionale. Il candidato del centro destra non ha saputo proporre neppure una iniziativa pubblica per presentare un progetto per la città, ma ha omaggiato i leader politici nazionali: nello stesso giorno ha indossato la maglia verde per riverire Salvini, salvo doversi cambiare in fretta e furia per indossare la “camicia nera” all’arrivo di La Russa. In città non appare la sua campagna elettorale ma quella della lista Galvagno. Cartelloni, striscioni, intere pagine a pagamento sui giornali fanno sorgere il dubbio che chi governerà davvero la città non sarà certamente Rasero ma chi oggi sta spendendo un vero capitale in propaganda elettorale. Il vero slogan è "con Galvagno, solite basi per la giunta Rasero" che ben lascia intendere con chiarezza chi sarà il vero detentore delle leve del potere. Evidentemente il vecchio sindaco già sconfitto solo cinque anni fa vuole tornare a manovrare a Palazzo Civico, insieme ad un altro nome che viene del passato: Mariangela Cotto, anch’essa molto impegnata a sostenere dietro le quinte il candidato Rasero. Insomma, altro che tutor… Segreteria PD, Asti e Provincia
Don Nino
6 anni fa
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