Cari Astigiani,
domenica 4 marzo saremo tutti chiamati a votare per le elezioni politiche nazionali. Molti di voi staranno giustamente cercando i motivi per non rimanere a casa quella domenica. Vorrei dirvi, in poche righe, come la penso.
Spesso sentiamo dire che il voto servirà solo a consegnare una delega in bianco ai partiti e ai nuovi parlamentari eletti, che la useranno poi a loro piacimento senza rispettare le promesse fatte.
Non sono d'accordo. Penso invece che più sarà forte il nostro mandato popolare, più risulteranno vincolanti gli impegni presi dai candidati in campagna elettorale.
Se saremo tanti a dare il nostro voto, avremo più forza dopo per chiedere conto dei risultati ottenuti: io sono interessato a farlo.
Perciò il 4 marzo sarà importante recarsi a votare e dare la propria preferenza. Mi sono convinto che per migliorare la democrazia, compresa la sua classe politica, non c'è altra via che mettere ancora più fiducia negli strumenti democratici che abbiamo, primo tra tutti le elezioni.
Penso poi che da qui al giorno del voto continueremo ad aver tempo di valutare gli impegni presi cinque anni fa e gli obiettivi raggiunti in questi anni dal Governo e dai Parlamentari. C'è molto di cui discutere: dalle misure che hanno creato lavoro a quelle per affrontare il fenomeno complesso dell'immigrazione tenendo insieme sicurezza e accoglienza, dal reddito di inclusione contro la povertà al piano di recupero per le periferie. Per discuterne spero che avremo occasione di incontrarci nei prossimi giorni.
Fatemi, però, aggiungere solo questo: diffidate da chi fa annunci roboanti. Una promessa credibile non è quella che promette il migliore dei mondi possibili. È molto più importante se chi ve la fa ha già dimostrato di poterla mantenere. E qui non contano le sparate, contano invece i risultati ottenuti, magari soltanto buoni e non ottimi, ma che sappiamo potranno essere migliorati.
Funziona così per ciascuno di noi nella vita di tutti i giorni, non si capisce perché in politica dovrebbe essere diverso.
A me piace dire che il Partito democratico deve avere un'unica passione: la voglia di essere utile a tutti. Questo vale sia quando guida il governo del Paese o un Comune, sia quando può mettersi a disposizione di una comunità cittadina, con i suoi bisogni e le sue paure. Avere questa passione è il modo migliore per guardare ai problemi, che ci sono e non vanno nascosti, ma anche per non rinunciare alle speranze delle persone e lasciare tutto com’è o peggiore di com’è.
Ad Asti abbiamo cercato di farlo anche con un gesto simbolico, spostando la nostra sede dal centro città in Corso Casale.
Spero di incontrarvi presto,
Pino Goria
Segretario provinciale Partito democratico
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