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sabato 13 luglio 2013

La Fondazione, i Partiti e la governance del territorio

Il dibattito a più voci suscitato dalle nomine per il CdA della Fondazione CRAT dimostra che il PD astigiano, con il convegno sul ruolo delle Fondazioni del maggio scorso, aveva colto nel segno, affrontando in anticipo un tema cruciale. 

La concitata fase politica che stiamo attraversando, caratterizzata dalla crisi dei partiti e dalla drastica diminuzione della fiducia nella capacità della politica di risolvere i problemi, impone chiarezza nel rapporto tra economia e politica, anche a livello locale

Noi siamo convinti che la politica debba occuparsi di economia, con coraggio e trasparenza, trovando come punto d'incontro e contemporaneamente punto di partenza lo sviluppo del territorio di riferimento. Così come per i partiti non è più sufficiente esprimere candidature o avanzare richieste, seguendo logiche che oggi non soltanto appaiono vecchie, ma che devono essere dichiarate inaccettabili, allo stesso modo per le Fondazioni non è più sufficiente elargire contributi al maggior numero possibile di enti o associazioni.

E' necessario far emergere un progetto comune di sviluppo del territorio, in cui enti locali, attori economici, rappresentanze datoriali, sindacati e partiti pensano e agiscono come parti di un unico sistema territoriale e ne fanno gli interessi. In una parola, è necessario che gli attori territoriali ripensino la cosiddetta "governance" dello sviluppo locale, cioè la capacità di coordinare le diverse strategie di intervento o, più in generale, il modo in cui una comunità locale risolve i suoi problemi e soddisfa i suoi bisogni. 

Per queste ragioni, condividiamo completamente le dichiarazioni del nostro capogruppo nel Consiglio Comunale di Asti, Vittorio Voglino, nel ribadire che il rinnovamento nel rapporto tra politica e economia deve passare per l'affermazione di criteri quali trasparenza, competenza, responsabilità e pubblicità nelle decisioni. È finito il tempo dell'autoreferenzialità, della gestione chiusa del potere: oggi più che mai gli attori politici ed economici devono dimostrare di essere in sintonia con la comunità territoriale di riferimento, riconoscendone i mutamenti e agendo per il bene della collettività, mettendo a sistema le capacità presenti, le iniziative di successo, i progetti di sviluppo.

Francesca Ferraris
Segretaria Provinciale

Riccardo Fassone
Vice Segretario Provinciale

mercoledì 10 luglio 2013

Fondi dall'Europa, le opportunità per il territorio



La programmazione europea 2014 – 2020 prevede una mole non trascurabile di finanziamenti, alcuni dei quali l'Europa ha deciso di destinarne alle aree interne. Per questo è fondamentale, in un momento di grave crisi economica come quella che stiamo vivendo, che tutte le istituzioni, nazionali e locali, siano unite nell'individuare quei grandi obiettivi che possono essere utili ad indirizzare le economie verso progetti fondamentali per lo sviluppo delle aree più distanti dalla costa ma con enormi potenzialità turistiche, ambientali, culturali.

In queste aree sono in corso molte iniziative, private e pubbliche, per il rilancio delle attività agricole, per la ristrutturazione di borghi, per gli interventi nelle scuole e sugli ospedali, per le infrastrutture digitali, per tutelare la cultura e la società di questi luoghi. Per questo si rende opportuno concretizzare un progetto per le aree interne, proposto dal Ministero per la Coesione Sociale, che possa contare su azioni pubbliche da finanziare con fondi comunitari 2014 – 2020 secondo tre distinti ma interconnessi obiettivi generali: tutelare il territorio e la sicurezza degli abitanti, promuovere la diversità naturale e culturale e il policentrismo, concorrere al rilancio dello sviluppo per creare nuove economie e nuovo lavoro.

La tavola rotonda di sabato 13 luglio consente di conoscere le opportunità offerte dalla programmazione dei Fondi comunicati preallocati per il 2014 – 2020 (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale di Sviluppo, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) per costruire una strategia comune per orientare un migliore utilizzo delle risorse ordinarie in questi territori.

Introduzione Massimo Fiorio - Parlamentare, Vicepresidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati
Gianluca Forno - Coordinatore provinciale ANCI Sindaco Baldichieri d'Asti
Interventi di: Enrico Borghi - Parlamentare, capogruppo Commissione Ambiente, territorio, lavori pubblici - Camera dei Deputati: Presidente UNCEM
Giovanna Quaglia - Assessore Regione Piemonte Urbanistica e programmazione territoriale, paesaggio, opere pubbliche
Elio Manti - Dirigente del Ministero dell'Ambiente . Commissione per lo sviluppo sostenibile Ugo Baldini - Presidente CAIRE
Paola Casagrande Regione Piemonte Direttore Istruzione, Formazione professionale, Lavoro Lido Riba - Presidente Uncem Piemonte
Coordina Nuria Mignone - Consulente progettazione Bandi Europei